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"DAL CRATERE AL CASTELLO: LA FRANCIA CHE INCANTA"


🚐Una settimana in camper tra vulcani, castelli e formaggi... con un pizzico di follia francese

Ciao viaggiatori su quattro ruote! 🚐
Ci sono viaggi che non si pianificano, ma che semplicemente… capitano.
Uno di quei momenti in cui guardi il camper parcheggiato, il frigorifero mezzo vuoto e pensi: “E se partissi per la Francia domani?”.
Ed è così che è nato questo itinerario di una settimana in camper in Francia, un viaggio tra vulcani addormentati, castelli medievali, formaggi da capogiro e un pizzico di quella follia francese che rende ogni tappa un’avventura.

Da Chambéry a Embrun, passando per Saint-Étienne, Le Puy de Dôme, Ambert e tanti borghi incantati, ho scoperto che viaggiare in camper in Francia è come avere una chiave segreta: ti apre porte, ti fa incontrare persone e ti regala panorami che non dimenticherai mai.

Niente autostrade, niente orari: solo strade panoramiche, storie, profumi e libertà.
Pronti a partire con me?

 La mappa del viaggio è in fondo all articolo

🗺️ L’itinerario in breve

  • Chambéry – Duchi e trompe-l’œil

  • Saint-Étienne – Città del design e dell’anima rock

  • Le Puy de Dôme – Vulcani verdi e panorami mozzafiato

  • Ambert – Formaggi, carta e trenini a pedali

  • Annonay – La culla della mongolfiera

  • Tournon-sur-Rhône – Castelli e vini sul Rodano

  • Veynes – Quieti paesaggi alpini

  • Embrun – La “piccola Nizza delle Alpi”


🏰  Chambéry: tra duchi e trompe-l’œil


Appena sceso dal camper, con quella sensazione mista di libertà e “oddio, dove ho messo le chiavi?”, mi sono imbattuto in un colosso di bronzo: la Fontaine des Éléphants, simbolo di Chambéry.
Questo monumento, eretto in onore del generale de Boigne – avventuriero savoiardo che fece fortuna nelle Indie – è una meraviglia esotica nel cuore della Savoia. Gli elefanti, maestosi e un po’ buffi, sembrano custodire i segreti della città.

I trompe-l’œil di Chambéry

Passeggiare per Chambéry è come muoversi in un quadro: finestre finte, balconi dipinti e figure che sembrano salutarti dai muri. A un certo punto, ho persino provato ad aprire una finestra... dipinta!



Il Castello dei Duchi di Savoia domina il centro, e nella sua Sainte-Chapelle si trovano affreschi medievali che parlano di potere, fede e banchetti reali.



I traboules sono passaggi segreti tra cortili rinascimentali: una rete misteriosa sotto la città, nata per trasportare merci e oggi perfetta per curiosi esploratori.
La Cattedrale di San Francesco di Sales, invece, custodisce le spoglie del patrono dei giornalisti e offre un interno ricco di affreschi settecenteschi. Nella cripta, il silenzio è quasi sacro.


Cattedrale di San Francesco di Sales (Cathédrale Saint-François-de-Sales)

È il gioiello dell’architettura religiosa savoiarda e non può mancare nell’itinerario.

Costruita nel XV secolo e poi ampliata, custodisce le spoglie del santo patrono di giornalisti e scrittori. L’interno, riccamente decorato con affreschi del XVIII secolo, racconta la vita del vescovo di Ginevra che evangelizzò la Savoia con dolcezza e saggezza.
Da non perdere la cripta medievale, dove si respira un raccoglimento millenario: il silenzio qui è quasi tangibile.

Un dettaglio ferroviario da non perdere

Passeggiando per la città, noterete la suggestiva rotonda ferroviaria, opera ingegneristica progettata da Gustave Eiffel (sì, proprio lui!). La struttura metallica del 1880, ancora funzionante, testimonia l’importanza di Chambéry come nodo strategico tra Francia, Italia e Svizzera.

Dove sostare con il camper a Chambéry 

  • 📍🚐Area sosta comunale gratuita: carico/scarico, parcheggio asfaltato e illuminato — comoda per visitare il centro.

  • 📍🚐Family’s Camping Le Savoy (a ~6 minuti): servizi completi, snack bar con croissant celestiali e lavanderia. Il gestore, Pierre, è una miniera di consigli.

Pssst… aneddoto rapido

Mi sono perso cercando rue de Boigne (che non è difficile da trovare, ma io ce la faccio sempre). Ho chiesto a un signore con baffetti perfetti, da film anni ’60. Mi fa:

“C’est par là, cher ami.”

Poi, vedendomi ancora perplesso, ha aggiunto sorridendo:

“Ma inizia da quel café: un espresso, e poi torni a cercare. Le strade aspettano.”

Saggezza francese in azione: prima il caffè, poi l’orientamento.

Chicca gastronomica

Non andate via senza assaggiare i crozets (pasta di grano saraceno tipica della Savoia) al Reblochon. Scaldano l’anima e fanno dimenticare la dieta. Li trovate al mercato del sabato mattina in Place Saint-Léger, tra profumi di lavanda e chiacchiere in patois.


🎨 Saint-Étienne: inaspettatamente creativa (e con un passato rock)


Se pensate che Saint-Étienne sia solo fabbriche e grigiore industriale, vi sbagliate di grosso.
Questa città ha l’anima di un museo di design contemporaneo, mischiata con orgoglio operaio e creatività urbana che scoppia da ogni angolo.

Cosa vedere a Saint-Étienne

Il Museo di Arte e Industria è una sorpresa continua: dalle armi antiche (Saint-Étienne era famosa per la produzione di fucili) ai tessuti d’alta moda, dalle biciclette d’epoca ai nastri — sì, nastri! — perché qui si producevano i più belli d’Europa.
La sezione dedicata al design contemporaneo ospita pezzi di Philippe Starck e altri mostri sacri del settore.

Ma la vera scoperta è la Cité du Design, un polo creativo in una ex-fabbrica di armi trasformata in laboratorio di futuro.
Workshop, mostre, spazi di co-working e una caffetteria dove i designer di domani si confrontano davanti a cappuccini perfetti.

Dove sostare con il camper 

 📍🚐 L’Aire Camping-Car Park vicino al centro offre tutti i servizi necessari in una location strategica.
In 10 minuti a piedi sei in centro, con collegamenti ottimi per raggiungere ogni angolo della città.

Curiosità rock

Sapevate che Saint-Étienne ha dato i natali a una delle band elettro-pop più famose degli anni '90?
I Saint Etienne (appunto) hanno preso il nome proprio dalla città.
La loro Foxbase Alpha è ancora un classico: colonna sonora perfetta per un giro in camper tra design e architettura industriale.

🌋 Le Puy de Dôme: vulcani di verde e panorami da cartolina


Se c’è un posto dove ti senti come in un documentario del National Geographic, quello è Le Puy de Dôme.

Questo cratere dormiente a 1465 metri regala panorami che ti fanno venire voglia di essere un’aquila – o almeno di aver portato il drone.

Il trenino panoramico tra i vulcani



La salita con il Panoramique des Dômes, un trenino a cremagliera, è una piccola avventura slow-motion tra i coni vulcanici della Chaîne des Puys.
Il treno sibila, sussurra e si inerpica dolcemente, mentre tu ti godi il paesaggio che cambia a ogni curva: prati verdissimi, mucche che sembrano macchie bianche, e all’orizzonte vulcani che dormono da millenni.

Una volta in cima, il Tempio di Mercurio (resti gallo-romani) ti accoglie con i suoi duemila anni di storia, mentre l’Espace Grand Site de France racconta la formazione vulcanica con plastici e video che rendono tutto comprensibile anche ai più negati in geologia (come il sottoscritto).

Dove sostare con il camper

 📍🚐Le aree camper di Orcines e Saint-Genès-Champanelle sono immerse nel verde, perfette per notti sotto le stelle dove l’inquinamento luminoso è solo un ricordo.

Il silenzio qui parla davvero forte – al punto che senti il tuo respiro e pensi “ma di solito faccio sempre questo rumore?”.

Durante il giorno è possibile sostare anche con il camper direttamente nell’area del Puy de Dôme, per godersi i panorami senza fretta e magari aspettare il tramonto più spettacolare dell’Alvernia.

Aneddoto da trekking

Ho deciso di scendere a piedi per il sentiero des Muandes (2 ore di camminata).
Strada fantastica che ad ogni passo ti mostra scorci diversi, e di scorci, visto il panorama, ce ne sono in ogni direzione.


🧀  Ambert: formaggi, carta e... un trenino a pedali super curioso


Qui si scatena la vera magia artigiana dell’Alvernia.
Ambert è il regno indiscusso del formaggio Fourme d’Ambert (da leccarsi i baffi per almeno dieci minuti), un erborinato che ha il sapore della montagna e la cremosità del paradiso.
Ma non è tutto: questa piccola città nasconde il Moulin Richard de Bas, un mulino a carta unico al mondo, ancora perfettamente funzionante e considerato monumento storico.

Il mulino a carta più affascinante di Francia

La visita al mulino è un’esperienza sensoriale completa.
Il maître papetier (maestro cartaio) ti guida attraverso ogni fase della produzione: dalla macerazione degli stracci alla formazione dei fogli, dal pressaggio all’asciugatura.

Quando vi mostrano come si trasforma l’acqua gelida in preziosa carta artigianale, capirete perché il lavoro richiede mani di ferro e schiena d’acciaio.

“Sollevare 25 kg di pasta di carta bagnata e gelida,” mi spiega il maestro, “è un’arte che si impara in vent’anni e si perfeziona in una vita intera.”

Ogni foglio prodotto qui è un pezzo unico, con filigrana personalizzata e texture irripetibile.
Potete comprare quaderni, carta da lettere e persino pergamene per eventi speciali.
I prezzi partono da 5 € per un piccolo blocco notes.

La formaggeria L’Ambertoise: un’esperienza del gusto autentica

Per i veri amanti del formaggio, una tappa obbligata è la formaggeria L’Ambertoise, che fa parte di un circuito di aziende consociate.
Ogni produttore del network offre ai visitatori la possibilità di scoprire particolarità uniche sulla produzione dei formaggi tipici dell’Alvernia.

Qui potrete assistere alla lavorazione tradizionale della Fourme d’Ambert, dalla cagliatura al processo di erborinatura, e scoprire i segreti tramandati di generazione in generazione.
Un’esperienza che unisce tradizione, passione e sapori autentici.


Il trenino a pedali che non ti aspetti

Ma la vera sorpresa di Ambert è il P’tit Train de la Découverte: non è un vaporetto, non è una metropolitana, è un trenino dove tu pedali sui binari veri!
Scoperto quasi per caso chiedendo informazioni turistiche, questo piccolo gioiello su rotaie di 14 km collega Ambert a La Chaise-Dieu attraverso paesaggi mozzafiato.

Il “treno” è in realtà un vagoncino a pedali per 2–5 persone che scivola sui binari di una vecchia linea ferroviaria dismessa.
L’esperienza dura circa 2 ore e vi porterà attraverso boschi, prati e piccoli ponti con vista sulle montagne dell’Alvernia.

È divertente, ecologico e assolutamente unico.
Prenotazione obbligatoria, soprattutto nei weekend.
Sul lato opposto della strada sono ferme delle vecchie locomotive a vapore e carrozze d’epoche lontane: vederle fa fare un vero tuffo nel passato.

Dove sostare

📍🚐Il campeggio municipale di Ambert è un’oasi di pace con vista su prati infiniti popolati da mucche felici.

La sera, il suono delle campanelle è la colonna sonora perfetta.
Servizi impeccabili, piazzole ampie e la possibilità di comprare formaggi locali direttamente dal contadino che passa ogni mattina con il suo furgoncino.

🎈 Annonay: dove volano le mongolfiere (ed anche i sogni)


Annonay è una di quelle gemme nascoste che sembrano ferme nel tempo — ma in senso buono.
È la culla della mongolfiera grazie ai fratelli Montgolfier, che nel 1783 fecero volare il primo pallone aerostatico della storia proprio qui.

Il Museo Canson & Montgolfier

Il Musée des Papeteries Canson & Montgolfier racconta questa incredibile storia di carta, fuoco e sogni volanti.
Il museo è ospitato nella fabbrica di carta Canson (sì, quella dei blocchi da disegno che usavi a scuola), e la visita è un viaggio attraverso secoli di innovazione.

Dai primi esperimenti con fuoco e stoffa alle moderne tecnologie aeronautiche, tutto è raccontato con passione contagiosa.
Un luogo dove si respira storia e curiosità, perfetto per gli appassionati di ingegno e invenzioni.

Il Festival delle Mongolfiere

Se capitate a giugno, non perdete il Festival des Montgolfières: centinaia di palloni colorati che danzano nel cielo all’alba e al tramonto.
È uno spettacolo che ti lascia senza parole e con una voglia matta di volare anche tu.

Dove sostare con il camper

📍🚐 101 Chem. du Lavoir, 07100 Boulieu-lès-Annonay

Solo 15 minuti a piedi dal borgo, tutto in pietra e con una vista incantevole.
Carico/scarico e un po’ di privacy tra le siepi.
Non ha un costo fisso, ma si lasciano volentieri offerte in una cassettina vicino al punto acqua.

  

🍷 Tournon-sur-Rhône: una perla sulla sponda del Rodano


Una sosta che merita una menzione speciale è Tournon-sur-Rhône, pittoresca cittadina adagiata sulla riva destra del Rodano.
Dominata dal suo imponente castello medievale del X secolo, oggi trasformato in museo, offre una vista spettacolare sulla valle del fiume e sui vigneti terrazzati di Hermitage.

Il centro storico, con le sue stradine acciottolate e le case rinascimentali, invita a passeggiate lente e curiose.
Non perdete il mercato del sabato mattina, dove i produttori locali offrono specialità della valle del Rodano, né una degustazione dei vini delle Côtes du Rhône nelle cantine storiche del centro: un calice di rosso profondo, un pezzo di formaggio locale e la sensazione che il tempo, qui, abbia un ritmo diverso.

Dove sostare con il camper

Tournon offre diverse aree sosta e campeggi lungo il Rodano.

📍🚐Una delle più comode è l’area comunale vicino al fiume, da cui si raggiunge il centro in pochi minuti a piedi.

Perfetta per una notte tra il profumo del vino e il suono dell’acqua che scorre lenta.

🏞️  Veynes: piccola, silenziosa, magnifica (e strategica)



Penultima tappa del viaggio, Veynes è una di quelle perle alpine che ti conquistano con la semplicità.
Siamo nelle Hautes-Alpes, a un’altitudine che si sente nell’aria fresca e nella luce cristallina che rende tutto più nitido.

Il paese si sviluppa attorno alla sua antica stazione ferroviaria, un tempo punto strategico della linea Grenoble–Gap, con un’architettura che mescola Provenza e Alpi.
Le passeggiate lungo il fiume Buëch sono perfette per una camminata digestiva dopo i bagordi gastronomici degli ultimi giorni.

Il mercato e i sapori autentici

Da non perdere il colorato mercato del weekend: piccolo ma autentico, con produttori locali che vendono miele di lavanda, formaggi di capra, salumi di montagna e verdure dal sapore d’altri tempi.
Il forno del paese sforna pane con farine antiche e una pizza al taglio che rivaleggia con quella italiana (sì, l’ho testata personalmente).

Dove sostare con il camper



📍🚐L’area comunale di Veynes è piccola ma ben attrezzata, adagiata accanto a un laghetto, con tante panchine e tavoli per picnic. Carico/scarico sono lungo la strada principale

La sera, il silenzio è ovattato dalle montagne e il cielo è un tappeto di stelle: zero inquinamento luminoso, Via Lattea visibile a occhio nudo e la sensazione di essere minuscoli ma parte di qualcosa di immenso.

Escursione segreta

Il sentiero delle Gorges du Riousse parte dal paese e in circa tre ore di cammino (difficoltà media) porta attraverso gole rocciose, cascatelle nascoste e punti panoramici mozzafiato sulla valle del Dévoluy.
È un percorso poco conosciuto, quindi potreste ritrovarvi quasi soli con la natura.
A metà strada, una piccola radura invita a una pausa con vista sulle cime innevate.

🌅  Embrun: la “piccola Nizza delle Alpi”



Sospesa tra lago e montagne, Embrun è una delle città più scenografiche delle Hautes-Alpes.
Il soprannome “Petite Nice des Alpes” le viene dal suo clima mite e dal sole che qui non manca quasi mai — si dice che a Embrun splenda per oltre 300 giorni l’anno!

È un luogo che conquista lentamente, passo dopo passo, con il suo mix di storia, colori e natura.

Il cuore medievale di Embrun

Il cuore della città è la Cattedrale di Notre-Dame-du-Réal, un capolavoro romanico-gotico del XII secolo.
Al suo interno custodisce un magnifico portale scolpito, decorato con motivi medievali, e un organo barocco che ancora oggi riempie la navata di una musica quasi celestiale.

Attorno alla cattedrale, il centro storico è un labirinto di stradine medievali, piazzette acciottolate e case color pastello che sembrano uscite da un dipinto provenzale.
È il classico borgo in cui ti perdi volentieri, tra botteghe artigiane e scorci panoramici da fotografare cento volte.

La passeggiata panoramica

Embrun è arroccata sopra un costone di roccia e regala una passeggiata panoramica che sembra sospesa tra cielo e montagne.
Da qui puoi vedere il mondo dall’alto: tetti di ardesia sotto di te, il lago di Serre-Ponçon che brilla come uno specchio e, più in là, le cime alpine che disegnano l’orizzonte.

La vista è talmente ampia che sembra un dipinto in movimento — e ogni ora del giorno regala colori diversi.

 

Perché Embrun è una tappa da non perdere

Embrun è un luogo dove il tempo rallenta e ogni dettaglio ha un’anima: il suono delle campane, i profumi dei forni al mattino, il riflesso del sole sull’acqua.
Qui il viaggio in camper trova la sua essenza più pura — libertà, natura e autenticità.
È uno di quei posti dove ti dici: “Un giorno torno qui. Magari senza fretta.”


 

Il lago di Serre-Ponçon: poesia tra acqua e monti



A pochi minuti dal centro si apre una delle meraviglie naturali più spettacolari della regione: il lago di Serre-Ponçon, uno dei più grandi laghi artificiali d’Europa.
È un’immensa distesa d’acqua incastonata tra montagne, con spiagge di sabbia fine, acque color turchese e un’atmosfera rilassata che ti invita a rallentare.

Durante il giorno puoi praticare sport acquatici (kayak, vela, paddle), oppure semplicemente passeggiare lungo le rive tra profumo di resina e vento leggero.
Ma il momento magico è il tramonto: quando il sole cala dietro le montagne e i riflessi si accendono di rosa e arancio, il lago diventa pura poesia.

Non perdere l’occasione di fare un giro in barca: il Serre-Ponçon è vasto, e navigarlo permette di scoprire scorci nascosti, isolotti e insenature che cambiano colore a seconda della luce del giorno.

Dove sostare con il camper

📍🚐L’area camper Les Eygoires, vicino al lago, è spaziosa, pianeggiante e dotatadi tutti i servizi (carico/scarico, elettricità, acqua potabile).

Il vero lusso? Svegliarsi al mattino con vista sull’acqua cristallina, con le anatre che si avvicinano curiose e l’aria frizzante delle Alpi che ti riempie i polmoni.

Se preferisci qualcosa di più immerso nella natura, ci sono campeggi direttamente in riva al lago, perfetti per una sosta di qualche giorno: piazzole ombreggiate, bar, piccole spiagge private e tramonti spettacolari.


Conclusione: un viaggio che scoppia di stupore e convivialità

Sette giorni on the road che sono diventati una settimana di scoperte continue, tra vulcani che raccontano la storia della Terra, castelli che sussurrano di antichi intrighi, città creative che reinventano il loro futuro e borghi da fiaba dove il tempo sembra essersi fermato alle cose belle.

La Francia in camper ti abbraccia con la sua varietà incredibile: ogni regione ha un'anima diversa, ogni paese nasconde un segreto, ogni incontro ti arricchisce. È il viaggio della libertà per eccellenza, dove l'unico programma è seguire la curiosità e l'unica fretta è quella di scoprire cosa c'è dietro la prossima curva.

Formaggi che ti cambiano la vita, arte che ti sorprende, natura che ti commuove, persone che ti accolgono con sorrisi genuini, e sì... anche treni a pedali che ti fanno sentire bambino di nuovo. Questo è il potere del viaggio lento, del tempo ritrovato, della scoperta autentica.

 

Durata: 7 giorni
Percorso: circa 1250 km
Modalità: rigorosamente senza autostrade


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